Dal 8 luglio alle 20:00 al 9 luglio alle 0:00
Le Metamorfosi di Ovidio per la regia di Roberto Latini è quello che si può definire come un evento unico. Quindici episodi di 15 minuti ciascuno per uno spettacolo che si mette a disposizione del pubblico attraverso modalità del tutto inedite: dalle 20.00 alle 24.00, nell’orario in cui il tramonto lascia il campo al crepuscolo e dunque alla notte, le Metamorfosi di Fortebraccio Teatro avranno luogo negli spazi del Teatro Sociale.
Avranno luogo come ha luogo un rituale antico, come ha luogo lo sbocciare di un fiore raro; come hanno luogo i solstizi e le eclissi, le grandi migrazioni o i passaggi delle comete.
Nelle Metamorfosi di Fortebraccio (a Gualtieri una delle pochissime occasioni per vederlo su tutto il territorio nazionale) il pubblico è chiamato semplicemente ad assistere, a lasciarsi andare alle suggestioni che può innescare un evento raro di questo genere.
Sarà possibile entrare e uscire dalla sala dalle 20.00 alle 24.00, si potrà scegliere a quali metamorfosi assistere, in quali miti lasciarsi scivolare.
E a conclusione di questo rituale antico, una cena di mezzanotte sulla scia delle suggestioni evocate dai miti ovidiani.
PROGRAMMA DETTAGLIATO
h 20.00: PIRAMO e TISBE
h 20.15: NARCISO
h 20.30: CAOS
h 20.45: SIRENE
h 21.00: ARACNE
intervallo di 15 minuti
h 21.30: FILEMONE e BAUCI
h 21.45: MINOTAURO
h 22.00: NARCISO
h 22.15: CORVO
h 22.30: SONNO
intervallo di 15 minuti
h 23.00: ECUBA
h 23.15: SIBILLA CUMANA
h 23.30: ARGONAUTI
h 23.45: ORFEO e EURIDICE
h 24.00: SISIFO
Cena di mezzanotte su prenotazione
“Ho scelto di lavorare su Metamorfosi di Ovidio per l’evidente impossibilità a farlo. È un materiale talmente vasto e ricco e traboccante, che quanto preparato per la scena ha avuto da subito il sapore del non finito, non finibile.
Mi interessa quindi moltissimo.
Dal primo sipario aperto nell’estate ho cercato di assecondare questa apertura e tenermi, tenerci, in una forma in mutamento.
Coi miei compagni di lavoro e nella loro eccezionale disponibilità, abbiamo costruito materiale cangiante, mutante, mai replicato nella stessa forma e condizione. Abbiamo lavorato sulla possibilità dell’indefinire, sulla precarietà stessa del percorso creativo e i suoi processi.
Vado ripetendo che ci siamo permessi di metterci nella condizione di un lavoro in trasformazione continua, senza le regole del ben fatto, dell’acquisito, conquistato, ma regolato sulla sensazione scenica della costruzione.
Ho stabilito un punto di partenza, non cronologico, non drammaturgico, non contenutistico, ma ho scelto di lavorare su quanto mi attrae, sull’attrazione, quindi, non sull’astrazione. C’è forse ora una drammaturgia di ritorno, prodotta dallo stesso materiale e sono nella curiosità dell’appuntamento scenico per ulteriori riflessioni.” Roberto Latini
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da Ovidio
traduzione Piero Bernardini Marzolla
adattamento e regia Roberto Latini
musiche e suoni Gianluca Misiti
luci Max Mugnai
costumi Marion D’ Amburgo
coreografie Erika Silgoner
con Alessandra Cristiani, Ilaria Drago, Roberto Latini, Savino Paparella, Francesco Pennacchia, Alessandro Porcu, Paola Zaramella
direzione tecnica Max Mugnai
organizzazione Nicole Arbelli
riprese video Mario Pantoni
foto Futura Tittaferrante .: v i d e o di l a t t e :. fotografia
produzione Fortebraccio Teatro, Orizzonti Festival, Fondazione Orizzonti d’Arte
con il sostegno di Armunia Festival Costa degli Etruschi
BIGLIETTI
Teatro
Intero > 14 euro
Ridotto (under 30) > 8 euro
Ridotto (under 14) > 4 euro
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