Langelo

Dicembre 18, 2020

Langelo

ideazione e presenza Alessandra Cristiani

Una visione anomala insinua intimità tra eresia e redenzione. Del Langelo come diversa
creatura si scrive: «Langelo in quel suo passare o semplice esistere, / in un intimo
silenzio… / persiste ai nostri occhi senza alcun miracolo. / Dolente, non può dare salvezza
/ all’umano sentire e agire… / non resta che scrutare ed essere scrutati / senza soluzione
alcuna dello sguardo / Langelo è muto di carne e spirito»

Corpo e Silenzio

L’esposizione, la necessità senza tempo, il desiderio più profondo, largo della corporeità.
Tutto ciò che è, tutto ciò che agisce nel corpo tende a questa dimensione di altissima
temperatura che è il Silenzio, il suo consistere, la sua lingua. Ogni grammo di sé ritrova la
sua fisicità in essere, come se in ogni angolo interno esterno, visibile invisibile, un seme
fosse posto e covato e fiorisse…poi ogni fiore si comporta come un cristallo: ogni istante
rifrange sé stesso nel successivo, in una nuova reciprocità e per altri rilanci, sconosciuti,
inesauribili. Corpo e Silenzio…un’attenzione al luogo più intimo, qualcosa che può nella
meraviglia della percezione e nell’assolutezza della sua dimensione, semplicemente
essere nella sosta, nella soglia.

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