10 luglio – 04 agosto
La Lupa
Via della Lupa 10, Tuscania (VT)
info@ledecadi.it
Workshop di danza butō, performance, mostre, proiezioni, presentazioni
Il titolo di questa manifestazione, “Japanese Ghost”, deriva da una immagine di danza di Masaki Iwana, danzatore e maestro da poco scomparso, fondatore del Butō Bianco.
Dopo una prima edizione dedicata interamente alla memoria di Masaki Iwana, questa seconda manifestazione sposta il focus sulle nostre ricerche personali che partite dall’incontro con Masaki Iwana hanno investigato altre tecniche e altri approcci.
Abbiamo voluto chiamare questa edizione di Japanese Ghost “le radici e la ricerca” per dare rilievo a questo aspetto e restituirlo ai partecipanti sia in forma di laboratori che di riflessioni e proposte performative e artistiche.
Japanese Ghost si svolge durante l’estate presso La Lupa a Tuscania e si articola in due lunghi laboratori tenuti da Stefano Taiuti e Alessandra Cristiani, due performer che hanno condiviso e personalizzato la formazione con Masaki Iwana e con altri importanti maestri del Butō giapponese.
Durante il workshop di Taiuti, l’iniziativa prevede tre giorni di rassegna in continuità con l’omaggio a Masaki Iwana del 2021 e comprende performance, talk, proiezioni, dimostrazioni di lavoro e una mostra fotografica. Nel workshop di Cristiani, verranno allestiti due studi tratti dalla sua trilogia dedicata a E. Schiele, F. Bacon, A. Rodin con i relativi progetti fotografici creati in parallelo alle performance.
Japanese Ghost. Le radici e la ricerca
Luglio 2022 LABORATORIO
10-21 Luglio
Il Meccanismo Spirituale
Workshop di danza Butō con Stefano Taiuti
21 Luglio h 20:00
Dimostrazione di lavoro dei partecipanti al laboratorio
INCONTRI E PERFORMANCE
15 Luglio h 19:00
Inaugurazione della mostra fotografica Yūrei, di Samantha Marenzi e Alberto Canu. A seguire proiezione/installazione sulla cinematografia di Masaki Iwana presentata da Samantha Marenzi
16 Luglio
h 19:00 Traiettorie: riflessioni e pratiche (Adama)
h 20:00 Danza, performance (Stefano Taiuti)
17 Luglio h 19:00
Aperture, performance (Alessandra Cristiani, Samantha Marenzi, Luca Venitucci)
VICINOLONTANO, performance (Maddalena Gana, Roberto Bellatalla)
10 gg lab. 600 euro – 05 gg lab. (10-15 luglio) 350 euro
20 gg lab. (Taiuti+Cristiani) 1000 euro
Ingresso performance 10 euro. Allievi: 5 euro
Tessera associativa per tutte le attività 5 euro
Info e prenotazioni: info@ledecadi.it
Japanese Ghost. Le radici e la ricerca
Luglio-Agosto 2022 LABORATORIO
24 Luglio-04 Agosto
Il corpo proprio. Il corpo dell’immagine
Workshop di danza performativa con Alessandra Cristiani
INCONTRI E PERFORMANCE
Studi sulla Trilogia_La questione del corpo e l’arte di E. Schiele, F. Bacon, A. Rodin
30 Luglio
h 19:00 Nucleo – da Francis Bacon / II studio, performance (Alessandra Cristiani)
h 20:30 Pratiche della trilogia, incontro e proiezione dei materiali di lavoro
31 Luglio
h 19:00 Naturans – da Auguste Rodin / III studio, performance (Alessandra Cristiani e Ivan Macera)
h 20:30 Figure della trilogia, inaugurazione mostra fotografica di Alberto Canu e Samantha Marenzi. A seguire incontro con gli artisti e i performer.
10 gg lab. 600 euro – 05 gg lab. (24–29 agosto) 350 euro
20 gg lab. (Taiuti+Cristiani) 1000 euro
Ingresso performance 10 euro. Allievi 5 euro
Tessera associativa per tutte le attività 5 euro
Info e prenotazioni: info@ledecadi.it
Japanese Ghost seconda edizione – Le radici e la ricerca
10 luglio – 21 luglio / 24 luglio – 04 agosto – La Lupa, Tuscania (VT)
a cura di
Alessandra Cristiani, Maddalena Gana, Samantha Marenzi, Stefano Taiuti
grazie a
Associazione Culturale Le Decadi
Japanese Ghost è una immagine di danza di Masaki Iwana, maestro da poco scomparso, fondatore del Butō Bianco. Il suo spirito che aleggia e ancora anima le nostre danze viene ben descritto da questa immagine insieme concreta e impalpabile che guida la nostra indagine sulla sua eredità. Tuttavia, come sempre nel Butō, i sensi e i livelli sono molti, alcuni evidenti, altri nascosti, alcuni oscuri, tutti possibili, tutti co-esistenti. Japanese Ghost infatti è una immagine precisa, una postura del corpo definita, un contenitore fisico per un paesaggio interiore, è una intera tecnica riassunta in una immagine. Ma è anche una metafora per indicare lo “spirito” del Butō, indefinibile eppure oggettivo, carnale e mistico, un corpus di informazioni disomogenee eppure coerenti che in molti anni di pratiche abbiamo assimilato nei nostri corpi performativi e nelle nostre traiettorie di ricerca.
Il Butō non è una tecnica, non è una forma, non è una tradizione univoca, è un mistero sondabile, una domanda con molte risposte, nessuna conclusiva.
Il Butō è una modalità di ricerca che cessa di essere giapponese nel momento in cui i corpi che abita non sono giapponesi, restando uno spirito che solo la cultura giapponese poteva generare.
Le esperienze con Akira Kasai, Min Tanaka, Yoko Muronoi, Daisuke Yoshimoto, Kō Murobushi, per citare i più noti, hanno infatti fornito materiali essenziali alle nostre pratiche, e inserendosi nelle unicità personali dei nostri corpi e delle nostre sensibilità hanno contribuito a generare direzioni ed esiti differenti.
I quattro performer Alessandra Cristiani (danzatrice, pedagoga), Maddalena Gana (insegnante yoga), Samantha Marenzi (studiosa, fotografa, ricercatrice), Stefano Taiuti (danzatore, pedagogo) sono tra i fondatori, nel 2000, del collettivo Lios, riunitosi attorno agli insegnamenti del danzatore giapponese Masaki Iwana. Il gruppo ha dato vita per oltre un decennio al Festival Internazionale di Danza Butō Trasform’azioni. Dopo lo scioglimento nel 2011 i membri dei Lios hanno portato avanti ricerche individuali nella e sulla danza, in qualche caso collaborando tra loro. Alla scomparsa di Masaki Iwana, una cellula del gruppo si è riunita per interrogarsi su eredità e trasmissione dell’esperienza del maestro animando la rassegna Japanese Ghost, oggi alla sua seconda edizione.
Le fotografie, realizzate nella prima edizione di Japanese Ghost (luglio 2021), sono di Alberto Canu.
Per prenotazioni: info@ledecadi.it